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Sabato 14 giugno alle ore 15 a Castelletto Molina si terrà il convegno “Viticoltura Piwi: nuove opportunità per un futuro sostenibile”, promosso dalla Federazione Provinciale Coldiretti Asti in collaborazione con il Comune e la proloco. L’incontro si propone di esplorare le nuove frontiere di una viticoltura più sostenibile e resiliente, attraverso interventi di esperti che spaziano dalla ricerca alla vivaistica, dalla normativa fino all’esperienza diretta sul campo.

L’apertura sarà affidata ad Alessandro Caruso, Delegato Giovani Coldiretti Asti e vignaiolo, mentre la chiusura vedrà l’intervento di Monica Monticone, Presidente di Coldiretti Asti.

Il programma prevede approfondimenti sui seguenti temi e relatori:

- “Presente e futuro degli ibridi resistenti: la sperimentazione Piwi in Piemonte” con Simone Bussotti, Responsabile del Centro Sperimentale Vitivinicolo Agrion;

- “Viti resistenti alla Flavescenza dorata: a che punto è la ricerca?” a cura di Elisa Angelini, Dirigente di Ricerca Crea Viticoltura Enologia;

- “Classificazione delle varietà di vite in Piemonte. Il quadro normativo” con Andrea Cellino, funzionario della Regione Piemonte;

- “Gestione agronomica del vigneto Piwi in Piemonte” con Emanuele Fenocchio, docente della Scuola Enologica di Alba;

- “Nuove frontiere della viticoltura sostenibile. L’esperienza VCR” con Davide Sordi dei Vivai Cooperativi Rauscedo;

- “Piwi: andamento regionale e prospettive di mercato” con Pier Guido Ceste, titolare dell’Azienda Vitivinicola Ceste.

Alessandro Caruso spiega che i Piwi sono ibridi interspecifici ottenuti dall’incrocio di viti europee con specie americane o asiatiche, capaci di ridurre del 50-70% l’uso di trattamenti fitosanitari contro funghi come Peronospora e Oidio, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale.

Monica Monticone sottolinea l’importanza di ricercare soluzioni sostenibili e resilienti per l’enologia e l’agricoltura in generale, viste le sfide poste dai cambiamenti climatici, e afferma che Coldiretti vuole guidare il cambiamento basandosi su dati scientifici e sperimentazioni.

Infine, Giovanni Rosso, Direttore, evidenzia come studio e ricerca siano fondamentali per la sopravvivenza e il futuro della viticoltura, anche attraverso le nuove Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), per rafforzare le varietà tradizionali e aumentare la resilienza delle colture.

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