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A pochi giorni dal voto referendario, il clima politico si infiamma e coinvolge anche il mondo scolastico. La sezione cittadina della Lega di Asti ha diffuso una nota in cui segnala una presunta distribuzione di materiale di propaganda a favore del “sì” al referendum, all’interno di un istituto scolastico della città.

Secondo quanto riportato, alcuni docenti avrebbero consegnato volantini di natura politica agli studenti “in modo capillare”, un’azione che il partito definisce una possibile violazione etica, professionale e legale, se confermata. La Lega ricorda che la legge vieta espressamente attività di propaganda politica negli ambienti scolastici senza un’autorizzazione specifica.

L’istituto coinvolto, già al centro in passato di polemiche di segno opposto legate a un incontro promosso da una docente vicina al centro-destra, è tornato sotto i riflettori. Nella nota, il Carroccio precisa: “Non mettiamo in dubbio la serietà della scuola e del suo dirigente”, ribadendo la disponibilità a un confronto diretto.

La Lega sottolinea infine il ruolo chiave della scuola nel garantire pluralismo, rispetto delle opinioni e formazione democratica, condannando ogni tentativo di indottrinamento, anche nei pressi dell’edificio. “La libertà di espressione non deve mai sfociare in propaganda”, conclude la nota.

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