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Durante l’anno scolastico appena concluso, la classe II D del CPIA di Asti ha preso parte al progetto “GOAL HUMANITY: Human Rights through artistic creativity”, finanziato da TOLI - The Olga Lengyel Institute for Holocaust Studies and Human Rights. Il percorso è stato condiviso con l’Istituto Fauser di Novara e la Scuola Superiore di I grado di Caluso, sviluppando attività comuni e specifiche per ciascun istituto.
Gli studenti del CPIA, provenienti da contesti culturali e geografici differenti, hanno riflettuto sui diritti umani a partire dalla Dichiarazione Universale del 1948, individuando nella quotidianità tracce visibili della loro negazione o affermazione – graffiti, volantini, manifesti, testimonianze – documentate attraverso fotografie commentate ed esposte nei locali della scuola.
Uno dei momenti più significativi del progetto è stata la passeggiata didattica del 4 giugno nel centro storico di Asti, alla scoperta delle pietre d’inciampo (Stolpersteine), il monumento diffuso creato dall’artista tedesco Gunter Demnig per commemorare le vittime della deportazione nazista e fascista. Ogni pietra, collocata nel luogo di arresto delle vittime, è stata occasione per una riflessione storica, sociale ed emotiva.
La visita, guidata dal prof. Francesco Scalfari, dalla prof.ssa Anna Granata e dalla dott.ssa Paola Malandrone, ha permesso agli studenti di collegare eventi storici alla realtà locale, rendendo tangibile il significato della memoria. Leggere ad alta voce i nomi e le date incise sulle pietre ha trasformato le vittime da numeri a persone, stimolando empatia e consapevolezza. Durante il percorso si è riflettuto sul razzismo istituzionale delle leggi del 1938, sulle fasi che portano dalla discriminazione allo sterminio, sulla piramide dell’odio e sull’importanza delle costituzioni moderne e della Dichiarazione dei Diritti Umani come strumenti per tutelare la dignità e l’uguaglianza.
Grazie al dialogo interculturale attivato, molti studenti hanno condiviso esperienze di discriminazione nei Paesi d’origine, creando un ponte tra la memoria della Shoah e le sfide contemporanee. Il progetto ha infine rafforzato l’idea che la conoscenza della storia è fondamentale per costruire una cittadinanza consapevole e contrastare ogni forma di odio, pregiudizio e violenza. L’iniziativa ha lasciato una traccia profonda nei partecipanti, sottolineando come le parole e le azioni siano strumenti essenziali per costruire una società più giusta e inclusiva.