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Un professore di geografia di 34 anni, M.L., è stato condannato a tre anni di reclusione per violenza sessuale aggravata dal ruolo, con interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e divieto di avvicinarsi a minorenni. L’uomo è accusato di aver abusato di due studentesse minorenni di 15 e 16 anni, entrambe con situazioni familiari fragili.

L’indagine, coordinata dal pm Davide Greco, ha rivelato come il professore, originario di Brindisi e insegnante in due istituti tecnici e professionali di Asti prima del trasferimento, abbia sedotto le giovani. Approfittando della sua posizione e della fragilità delle vittime, M.L. offriva "aiuto", regali e attenzioni, manipolando le ragazze per ottenere rapporti sessuali. Una delle vittime, la più giovane, credeva addirittura di essersi innamorata di lui. L’altra, invece, ha dichiarato agli inquirenti di essersi fidata di lui, ma che il professore aveva abusato della sua fragilità.

Messaggi telefonici intercettati tra M.L. e un collega, suo ex coinquilino ad Asti, hanno rivelato un quadro agghiacciante. Il collega, non indagato ma presente nel verbale, commentava le "porcelline" e si rammaricava delle condizioni della nuova scuola, non avendo ancora "fatto nessuna conquista". Queste conversazioni hanno contribuito a delineare il profilo predatorio del condannato.

Le vittime, assistite dagli avvocati Davide Arri e Rita Armeni, hanno già ricevuto un anticipo di risarcimento. L’inchiesta è partita dalla confessione di una delle allieve a un’insegnante, e le prove raccolte dalla polizia, incluse foto intime e messaggi dallo smartphone del docente, hanno portato alla confessione di M.L., che inizialmente aveva negato ogni accusa.

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