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La Squadra Mobile e l’Ufficio Immigrazione della Questura di Asti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una cittadina cinese, ritenuta responsabile della gestione di un vasto giro di prostituzione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna metteva a disposizione degli appartamenti in città a connazionali prive di permesso di soggiorno, destinati all’attività di meretricio. I locali erano dotati di sistemi di videosorveglianza, controllati a distanza direttamente dalla tenutaria.
Per pubblicizzare l’attività venivano diffusi annunci su riviste locali e siti web. Gli immobili, trasformati in veri e propri “bordelli”, erano nella disponibilità della donna che ne gestiva la locazione e organizzava gli incontri.
Durante le operazioni di polizia sono stati sequestrati telefoni cellulari, computer e dispositivi utilizzati per monitorare le telecamere interne. Sono inoltre emerse irregolarità legate alla permanenza sul territorio nazionale e alla gestione dei permessi di soggiorno.
La donna, al momento dell’arresto, è stata trasferita in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei suoi confronti, come previsto dalla legge, vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.