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Si è tenuta ieri, presso il Palazzo del Governo di Asti, una nuova seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Viceprefetto Vicario Roberta Di Silvestro. All’incontro hanno partecipato il Questore Marina Di Donati, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Asti e i sindaci di numerosi comuni del territorio, tra cui Aramengo, Cerro Tanaro, Corsione, Fontanile, Montemagno Monferrato, Montiglio Monferrato, Penango e Pino d’Asti.
Al centro del confronto, l’analisi dei progetti comunali candidati ai finanziamenti del Ministero dell’Interno per l’installazione e il potenziamento di impianti di videosorveglianza. Un’iniziativa che punta a rafforzare il controllo del territorio, soprattutto nelle aree più esposte a episodi di degrado e microcriminalità.
“Queste azioni sono fondamentali per aumentare la percezione di sicurezza tra i cittadini e contrastare fenomeni di illegalità diffusa”, ha affermato il Viceprefetto Vicario Di Silvestro.
Nel corso dell’incontro, le Forze dell’Ordine hanno ribadito l’importanza della collaborazione attiva dei cittadini, incoraggiandoli a segnalare anche piccoli episodi di illegalità, anche tramite l’app YouPol della Polizia di Stato. “Solo grazie a una segnalazione puntuale possiamo garantire interventi tempestivi ed efficaci”, è stato ribadito.
Firmato il Patto per la Sicurezza Urbana
Durante la riunione è stato sottoscritto il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana tra la Prefettura e diversi comuni, per rafforzare la cooperazione tra istituzioni e rendere più efficaci gli strumenti di prevenzione, in primis le telecamere di sorveglianza. Il Comune di Asti aveva già firmato il documento nel Comitato dello scorso 3 luglio; gli altri comuni lo faranno nei prossimi incontri convocati dalla Prefettura.
Un progetto di rete per tutta la provincia
Sono 30 i comuni dell’Astigiano che hanno presentato richiesta di accesso ai fondi statali. Oltre a quelli già citati, figurano anche Asti, Agliano Terme, Camerano Casasco, Castagnole Monferrato, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cortanze, Cortiglione, Cunico, Dusino San Michele, Maranzana, Moasca, Monastero Bormida, Montabone, Montechiaro d’Asti, Nizza Monferrato, Refrancore, Rocca d’Arazzo, l’Unione Monferrato e Pianalto, Vaglio Serra, Valfenera e Vinchio.
Complessivamente, i progetti prevedono l’installazione di circa 250 nuove telecamere, di cui 95 con lettura targhe, a sostegno delle indagini di polizia, del contrasto ai furti e alle truffe, ma anche per controllare violazioni stradali e situazioni di emergenza.
Un’opportunità concreta per il territorio
Il Comitato si è espresso in maniera positiva sui progetti presentati, auspicando che ottengano il finanziamento previsto dal Ministero, con particolare attenzione ai comuni che finora non avevano avuto accesso a queste risorse.
Per la provincia di Asti, si tratta di un passo importante verso una sicurezza sempre più diffusa, partecipata e tecnologicamente avanzata.