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La Corte dei Conti ha messo nero su bianco una serie di rilievi preoccupanti sulla gestione economico-finanziaria del Comune di Asti per gli anni 2022 e 2023. Pur definendo “sano” il quadro complessivo, i giudici contabili evidenziano «una certa difficoltà nel padroneggiare la contabilità economico-patrimoniale» da parte dell’amministrazione.

Tra i punti critici spiccano gli errori ripetuti nella compilazione delle schede di bilancio, la mancata cancellazione di crediti vetusti, e un fondo crediti di dubbia esigibilità cresciuto da 29 a 34 milioni in due anni. Particolarmente rilevante il calo delle sanzioni stradali riscosse: da 6 a 2 milioni tra il 2022 e il 2023. Positivo, invece, il dato sulla Tari, con una riscossione al 78%, superiore alla media nazionale e regionale.

Il sindaco Maurizio Rasero ha accolto con ottimismo la relazione, sottolineando il miglioramento della disponibilità di cassa e la continua attività di recupero crediti. Ma la Corte invita il Comune a valutare l’opportunità di stralciare i crediti ormai irrecuperabili, evitando che i residui attivi gonfino artificialmente il bilancio.

Duro il commento del consigliere Roberto Migliasso: «L’aumento del fondo crediti dimostra che le azioni messe in campo non hanno prodotto risultati. È un cancro che divora le cellule del nostro Comune». E punta il dito anche sui revisori dei conti, accusati di un controllo «poco attento» sia nella gestione ordinaria sia nella valorizzazione del patrimonio.

Il bilancio del Comune resta quindi un cantiere aperto, dove trasparenza e competenza saranno fondamentali per ristabilire ordine nei conti.

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