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A pochi giorni dal voto referendario, tiene banco ad Asti la polemica sul presunto volantinaggio pro-"sì" in un istituto scolastico. Dopo la denuncia della Lega, che ha parlato di “grave violazione etica” da parte di alcuni docenti, arriva la replica della CGIL. Il segretario provinciale Luca Quagliotti risponde con fermezza.

«Distribuire volantini davanti a una scuola non è vietato. Quello che la legge vieta è farlo dentro gli edifici, e questo non è successo», chiarisce Quagliotti. Secondo il sindacato, l’equivoco sarebbe nato da un volantino portato in aula da uno studente. «Accusare i docenti di propaganda è fuori luogo. Conosciamo le regole e le rispettiamo sempre».

Il segretario CGIL rilancia l’accusa, puntando sul governo: «Chi vuole davvero indottrinare? Chi riscrive programmi scolastici e vuole ‘allineare’ i libri di testo». E aggiunge: «La scuola è un luogo di libertà, come dice la Costituzione. Capisco che Lega e Costituzione non vadano sempre d’accordo, ma le regole valgono per tutti».

L’affondo finale è diretto a Matteo Salvini e alla seconda carica dello Stato, accusati di promuovere l’astensionismo: «Questa è la vera anomalia democratica. Chi vuole denunciare qualcosa cominci da lì. Noi, intanto, continueremo a difendere la scuola come spazio di pluralismo e pensiero critico. L’unica propaganda che vediamo è quella che vuole imbavagliarla».

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