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Il Liceo Scientifico "Vercelli" di Asti si oppone con forza all’ipotesi di fusione con l’Istituto "G. Penna", coinvolgendo corpo docente, studenti e genitori. La decisione finale spetta al Consiglio Provinciale il 29 luglio, ma già si levano forti proteste.

Gli organi collegiali del "Vercelli" hanno espresso parere unanime contrario, motivando la contrarietà con l’incertezza della gestione futura e l’instabilità dirigenziale. Tra le principali preoccupazioni ci sono il destino dei laboratori, la salvaguardia delle sperimentazioni e le risorse per il successo formativo degli studenti.

L’istituto denuncia inoltre di aver appreso la decisione politica solo a febbraio, senza alcun coinvolgimento nel processo. Sono stati presentati tre progetti di accorpamento, definiti "tutti validi" dalla consigliera provinciale, ma nessuno proviene dal "Vercelli", che non vuole perdere la propria autonomia.

La scuola aveva proposto un anno di prova per valutare i vantaggi dell’unione, ma la richiesta è stata respinta. Il "Vercelli" rivendica il proprio ruolo di eccellenza, riconosciuto anche da Eduscopio e da premi nazionali nel campo accademico e della ricerca.

Nel comunicato finale, l’istituto critica le politiche educative attuali, accusando che le decisioni si basano più sul risparmio che sul merito, che dovrebbe invece essere la vera priorità per il futuro dei giovani.









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